Rito Scozzese Antico ed Accettato

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Storia del Rito Scozzese.

Dal punto di vista storico il RSAA è il risultato finale di una complessa evoluzione che interessò vari sistemi alto graduali massonici, sviluppatisi in modo indipendente nel corso del XVIII secolo a partire dalle Ordonnances Generales pubblicate dalla Gran Loggia di Francia (1743) e successivamente attraverso il Capitolo di Clermont (1754) e gli Imperatori d’Oriente e d’Occidente (1758), che crearono le basi di una ritualità definita Rito di Perfezione o anche Rito di Heredom, che fu fondamentale per la successiva unificazione.

Nella seconda parte del 700 il centro propulsore della Massoneria Scozzese si spostò nel continente americano dove trovò impulso e diffusione sotto la spinta di Etienne Morin e successivamente di Henry Franken e quindi di Alexandre de Grasse-Tilly.

Finalmente, a Charleston (Sud Carolina) il 31 maggio 1801 fu costituito il primo Supremo Consiglio, detto Madre del Mondo, che nell’intenzione dei fondatori doveva rappresentare il coronamento delle Grandi Costituzioni di Federico il Grande (1786); attualmente esso ha sede a Washington. Nel volgere di qualche decina d’anni il RSAA, sotto l’impulso del Supremo Consiglio di Charleston, si è diffuso praticamente in tutto il mondo attraverso ulteriori Supremi Consigli, organizzati in Giurisdizioni territoriali nazionali, ciascuno autonomo ed indipendente, geloso della propria sovranità.

 

 

Il Rito Scozzese in Italia

 

Il Supremo Consiglio d’Italia – la cui denominazione completa è “Supremo Consiglio del 33° ed Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato per la Giurisdizione Massonica Italiana” – fu fondato ed installato ritualmente a Milano il 16 marzo 1805 dal Conte Alexandre François Auguste de Grasse Tilly, S.G.C. del S.C. di Francia (1804), debitamente assistito da Fratelli francesi ed italiani, in forza di Patenti a lui conferite dal S.C. Madre del Mondo di Charleston, per cui il S.C. d’Italia fu una diretta emanazione di detto Corpo Rituale.
Nello stesso atto costitutivo del S.C. d’Italia è formalmente dichiarato che esso “crea e costituisce di sua sovrana autorità una Gran Loggia Generale in Italia sotto la denominazione di G. O. del Rito Scozzese Antico ed Accettato”.

Il Grande Oriente d’Italia, così fondato, venne, quindi, installato ritualmente il 20 giugno 1805 dagli stessi fondatori del S.C. del RSAA. Il S.C. d’Italia, sedente a Milano, aveva Giurisdizione soltanto sui territori del Regno Italico e ne era Sovrano Gran Commendatore lo stesso Viceré, Eugenio Beauharnais. Successivamente, sul territorio italiano non ancora unificato, videro la luce anche altri SS.CC. tra cui, (a Napoli), un S.C., detto delle Due Sicilie (1809), un S.C. di Palermo (1860) e un S.C. di Napoli (1860). Dopo l’unificazione, dapprima si costituì, per fusione con quello di Milano, un S.C. di Torino (1862) e, più tardi, col trasferimento della Capitale a Firenze, se ne costituì ancora un altro in quella città (1864).

Un ulteriore S.C. si stabilì, nel 1870, a Roma, definitiva Capitale del Regno. A seguito di numerose convenzioni, si conseguì, infine, non senza travagli, l’unificazione tra i diversi SS.CC. in un unico S.C. d’Italia, che fu quello sedente in Roma.

Da uno scisma verificatosi nel 1908, nacque un secondo S.C., detto di “Piazza del Gesù”, che dal 1912 fu riconosciuto da molti SS.CC. del mondo in contrapposizione con quello detto di “Palazzo Giustiniani”.

Il ventennio fascista, durante il quale ogni attività massonica in Italia fu proibita, eliminò di fatto il problema di quella atipica duplicazione tra la continuità storica e il possesso di riconoscimenti di varie Giurisdizioni. La separazione tra le Giurisdizioni del Grande Oriente d’Italia e del S.C. fu sancita nel 1922. La Conferenza di Parigi dei SS.CC. del mondo, tenutasi nel 1929, sancì questo principio per tutti i SS. CC.

Alla ripresa delle attività massoniche, nel 1943, dopo il fallimento dei tentativi di riunificazione, coloro che possedevano il supremo Grado del RSAA, ricostituirono i due SS.CC. di “Palazzo Giustiniani” e di “Piazza del Gesù”. Tra il 1960 e il 1973, le residue incomprensioni tra i due tronconi storici della Massoneria Italiana, si ricomposero e da allora, nonostante altre divergenze, manifestatesi nel 1977 e ora finalmente superate grazie alla lealtà dei Fratelli Scozzesi d’Italia e alla saggezza dei SS.CC. del resto del mondo, il S.C. del Rito Scozzese Antico e Accettato per la Giurisdizione Massonica Italiana rappresenta la regolarità per 54 Supremi Consigli nel mondo.

Tratto dal sito: ritoscozzese.it

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